
Emilia Pérez
- -Rita, un avvocato sottovalutato che lavora per un grande studio legale più interessato a far uscire di prigione i criminali che a consegnarli alla giustizia, viene assunta dal leader di un'organizzazione criminale.
Rita, un avvocato sottovalutato che lavora per un grande studio legale più interessato a far uscire di prigione i criminali che a consegnarli alla giustizia, viene assunta dal leader di un'organizzazione criminale.
Nell’appartamento di un palazzo antico di una città di mare, Gian, un professore di etnomusicologia, lotta contro l’oscurità di una recente e improvvisa amnesia. Viene assalito da flash e sogni che non riesce a decifrare. Frammenti di passato si mescolano con filmati d’archivio che fluttuano nella sua mente come una fantasmagoria di immagini. In preda all’angoscia, prova a farla finita con dei medicinali che trova in casa ma, fortunatamente, il suo tentativo fallisce. In seguito a questo episodio sua figlia Miriam si trasferirà a casa sua con il suo bambino. Grazie a lei Gian ritroverà un vecchio diario, scritto a vent’anni, denso di eventi, descrizioni, riflessioni, sogni che ruotano tutti intorno a Leila, la ragazza con cui ha scoperto l’amore nell’arco di una notte. L’intensità di questo sentimento accresce il dolore di Gian ma, allo stesso tempo, lo spinge verso il recupero della memoria.
Celebre direttore d'orchestra, il quarantenne Thibaut scopre di essere malato di leucemia e di avere bisogno di un donatore di midollo osseo. Facendo indagini sulla compatibilità dei familiari viene a sapere di essere stato adottato e di avere un fratello di sangue, Jimmy, più giovane e proveniente dal nord della Francia. Diversi per carattere ed estrazione sociale, i due impareranno a conoscersi e a volersi bene, uniti dalla passione per la musica. E quando Thibaut scopre che Jimmy ha l'orecchio assoluto, lo spinge a diventare il direttore della banda musicale nella quale suona il trombone...
Lunedì 9 dicembre 2024
Libertà di manifestare, tra diritto al dissenso e tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico
Incontro con la dott.ssa Maria Cristina Ornano, magistrato
A seguire il film
DIAZ: DON’T CLEAN UP THIS BLOOD, Italia / Francia / Romania 2012, di Daniele Vicari
Presentazione di Laura Stochino
Luca è un giornalista della Gazzetta di Bologna (giornale di centro destra) che il 20 luglio 2001 decide di andare a vedere di persona cosa sta accadendo a Genova dove, in seguito agli scontri per il G8, un ragazzo, Carlo Guliani, è stato ucciso. Alma è un'anarchica tedesca che ha partecipato agli scontri e ora, insieme a Marco (organizzatore del Social Forum) è alla ricerca dei dispersi. Nick è un manager francese giunto a Genova per seguire il seminario dell'economista Susan George. Anselmo è un anziano militante della CGIL che ha preso parte al corteo pacifico contro il G8. Bea e Ralf sono di passaggio ma cercano un luogo presso cui dormire prima di ripartire. Max è vicequestore aggiunto e, nel corso della giornata, ha già preso la decisione di non partecipare a una carica al fine di evitare una strage di pacifici manifestanti. Tutti costoro e molti altri si troveranno la notte del 21 luglio all'interno della scuola Diaz dove la polizia scatenerà l'inferno.
In un futuro prossimo in cui regna suprema l’intelligenza artificiale, le emozioni umane sono ormai considerate una minaccia. Per liberarsene, Gabrielle deve purificare il suo DNA: si immerge quindi in vite precedenti, dove rincontra Louis, suo grande amore. Ma la donna è vinta dalla paura, un presagio che la catastrofe è vicina.
Rangoon, Birmania, 1918. Edward, un funzionario dell’Impero britannico, fugge dalla fidanzata Molly il giorno del suo arrivo per il loro matrimonio. Durante il viaggio, però, il panico si trasforma in malinconia. Contemplando il vuoto della sua esistenza, il codardo Edward si chiede che fine abbia fatto Molly… Nel frattempo Molly, decisa a sposarsi e stranamente divertita dalla fuga di Edward, segue le tracce del fidanzato in un lungo grand tour asiatico.
Quando si parla di Luigi XVI e di sua moglie Maria Antonietta vengono subito alla mente merletti, alte parrucche, vestiti sgargianti, colori, Versailles oppure... la ghigliottina. Ecco, tra questi due estremi, c’è una terra di mezzo, un tempo che nessuno ha mai raccontato: i pochi mesi in cui gli ultimi re e regina di Francia con i loro due figlioletti vennero incarcerati in un castello nero alle porte di Parigi, in attesa di essere giustiziati. Un tempo breve, condensato, dove tra violenze e vessazioni, tutte le maschere caddero: quella dei due reali come figure pubbliche e private; quelle dell’antico regime; quelle della Storia che voltò definitivamente pagina, e quella di Dio che da allora in avanti fu eclissato nell’ombra, lasciando l’uomo completamente solo.
55 Steps si basa su una vera storia ispiratrice di Eleanor Riese, lei stessa malata di malattie mentali, che porta una tuta di classe per dare a pazienti mentali competenti il diritto di avere voce in capitolo nelle loro medicine mentre sono in ospedale, e Colette Hughes , l'avvocato nominato per il suo caso.
Tribunale di Saint-Omer. La giovane scrittrice Rama assiste al processo a Laurence Coly, una donna accusata di aver ucciso la figlia di quindici mesi, abbandonata all’arrivo dell’alta marea su una spiaggia nel nord della Francia. Ma mentre il processo va avanti, le parole dell’accusata e le deposizioni dei testimoni sconvolgeranno le certezze di Rama, e metteranno in discussione anche la nostra capacità di giudizio.
In un mondo sempre più folle, Lino, un uomo che aveva tutto, tra famiglia, successo e carriera, sente che sta perdendo l’equilibrio. Decide di lasciarsi tutto alle spalle e vagare, ricercato, per la Francia vestendo prima i panni di un prete destituito, di un regista di film per adulti, di un trombettista perrendersi conto alla fine, dopo una serie di incontri a dir poco strampalati, che tutto quello che accade nella vita è un bene.