| Giovedì | 27/06/2019 | 21:30 | ||
| Venerdì | 28/06/2019 | 19:15 | ||
| Sabato | 29/06/2019 | 21:30 | ||
| Domenica | 30/06/2019 | 19:15 | ||
| Mercoledì | 03/07/2019 | 21:30 |
| Giovedì | 27/06/2019 | 21:30 | ||
| Venerdì | 28/06/2019 | 19:15 | ||
| Sabato | 29/06/2019 | 21:30 | ||
| Domenica | 30/06/2019 | 19:15 | ||
| Mercoledì | 03/07/2019 | 21:30 |
| Giovedì | 20/06/2019 | 21:30 | ||
| Venerdì | 21/06/2019 | 21:00 | ||
| Sabato | 22/06/2019 | 18:00 | ||
| Domenica | 23/06/2019 | 17:30 | ||
| Lunedì | 24/06/2019 | |||
| Martedì | 25/06/2019 | 21:30* | ||
| Mercoledì | 26/06/2019 | 18:30 |
*MARTEDI FILM IN LINGUA ORIGINALE
“Qualcuno può spiegarmi cosa è successo al mio bellissimo figlio? Cosa ho fatto di sbagliato?”: queste sono le strazianti domande che David Sheff si pone quando si sveglia ogni giorno. Suo figlio Nic ha appena 18 anni ed è dipendente dal crystal meth. Con il suo problema, Nic non mette in pericolo solo il suo futuro ma anche quello di tutta la sua famiglia. David dovrà resistere a tutto pur di salvare suo figlio…
| Giovedì | 13/06/2019 | 21:30 | ||
| Venerdì | 14/06/2019 | 19:15 | ||
| Sabato | 15/06/2019 | 17:00 | ||
| Domenica | 16/06/2019 | 21:30 | ||
| Lunedì | 17/06/2019 | |||
| Martedì | 18/06/2019 | 21:30* | ||
| Mercoledì | 19/06/2019 |
*MARTEDI FILM IN LINGUA ORIGINALE
Il documentario prende ispirazione dall'omonimo libro Diario di Tonnara dello scrittore Ninni Ravazza. La storia racconta i borghi, le comunità e le avventure che hanno scandito la vita quotidiana dei pescatori del tonno. Una comunità che si sviluppa sul mare e che dal mare mutua le leggende, i riti magici e la sacralità. Diario di Tonnara è un documento che dipinge a tinte oniriche ma fortemente realistiche un mondo destinato ad essere relegato nel cantuccio della tradizione. Un universo fatto di racconti, di storie tramandate di generazione in generazione e di una ritualità che oggi fatica ad essere ricordata. Rais e tonnaroti, offrono, in Diario di Tonnara, lo spunto per descrivere la Sicilia del mare, quella ancorata alla tradizione, fatta di valori primordiali e nobili dei quali, ancora, si sente l'eco in tutta l'Isola ed oltre.
| Giovedì | 20/06/2019 | 18:30 | ||
| Venerdì | 21/06/2019 | 17:30 | ||
| Sabato | 22/06/2019 | 20:30 | ||
| Domenica | 23/06/2019 | 20:30 | ||
| Lunedì | 24/06/2019 | 18:30 | ||
| Martedì | 25/06/2019 | 18:30 | ||
| Mercoledì | 26/06/2019 | 21:00 |
Biopic di Tommaso Buscetta, la cui testimonianza sul contrabbando di eroina durante gli anni '80 del "collegamento della pizza" con Cosa Nostra gli ha permesso di ottenere la cittadinanza americana e l'accesso al programma di protezione dei testimoni.
Venerdì 17 maggio 2019
ore 21:30
L'amore tra una ragazza benestante e uno studente ribelle di Los Angeles che ruba un aereo alla ricerca della libertà. Finale profetico esplosivo in forma di apocalisse capitalistica. La sproporzione tra idee e apparato figurativo, tra esilità della storia e terribilità della conclusione irritò la critica americana, ma l'esilità (la superficialità) non è soltanto della storia: è l'invenzione registica che bisogna mettere in discussione, è la pregnanza figurativa che manca, sostituita da una compiaciuta lussuria fotografica (Alfio Contini). È il film di un provinciale che punta al grandioso. Sam Shepard collaborò alla sceneggiatura. Una buona colonna rock con (fra gli altri) Pink Floyd, Grateful Dead e Rolling Stones.
Giovedì 16 maggio 2019
ore 21:30
Una serie di episodi imprevisti concatenati uno all'altro in diverse aree geografiche; un accadimento circoscritto in un determinato arco temporale; un movimento filosofico-culturale mirato a riaffermare la forza della ragione; un "fatto" provocato da chi voleva scardinare gli assetti socio-politici delle istituzioni; una rivolta pilotata dalla nuova sinistra, sganciata dai partiti e dai sindacati, che è riuscita a captare le nuove contraddizioni della società industriale avanzata? Sul "fenomeno sessantotto" si sono cimentati e confrontati storici, politologi, intellettuali, sociologi, artisti, musicisti, psicologi, persino teologi, allo scopo di rispondere concretamente agli interrogativi che soprattutto gli studiosi pongono su questo evento. Per alcuni il ’68 ha seminato violenza ed anarchia, per altri è stato una rivolta spontanea e generazionale. Ha fatto infine registrare l’affermazione di valori, quali la comunità e la solidarietà; la riscoperta della natura e della ecologia.
| Giovedì | 06/06/2019 | 21:30 | ||
| Venerdì | 07/06/2019 | 19:15 | ||
| Sabato | 08/06/2019 | 17:00 | ||
| Domenica | 09/06/2019 | 21:30 | ||
| Lunedì | 10/06/2019 | |||
| Martedì | 11/06/2019 | 21:30* | ||
| Mercoledì | 12/06/2019 |
*MARTEDI FILM IN LINGUA ORIGINALE
Salvador Mallo, un regista nel crepuscolo della sua carriera, riflette sulle scelte che ha fatto nella vita come il passato e il presente arrivano schiantandosi intorno a lui.
Lunedì 01 Luglio 2019 ore 21.30
(Maigret et l'affaire Saint-Fiacre, Francia-Italia/1959) di Jean Delannoy Soggetto: dal romanzo L'affare Saint-Fiacre di Georges Simenon. Sceneggiatura: Jean Delannoy e Rodolphe-Maurice Arlaud. Fotografia: Louis Page. Montaggio: Henri Taverna. Musiche: Jean Prodromidès. Scenografia: René Renoux. Interpreti: Jean Gabin (Jules Maigret), Michel Auclair (Maurice de Saint-Fiacre), Valentine Tessier (la contessa de Saint-Fiacre), Jacques Morel (Maître Mauléon), Michel Vitold (l’abate Jodet), Gabrielle Fontan (Marie Tatin), Jean-Pierre Granval (il giornalista), Camille Guérini (Gaulthier). Produzione: Jean-Paul Guibert per Cinétel, Pretoria Film, Filmsonor, Intermondia Film, Titanus. Durata: 101' Secondo Maigret - dopo il successo di Il commissario Maigret (Maigret tend un piège) dell'anno precedente - per Delannoy e Gabin. La scelta cade su uno dei romanzi più celebri della serie, fino ad allora mai portati sul grande schermo. Sono le pagine del ritorno del commissario ai luoghi aviti, vicino a Moulins, presso il castello dove il padre faceva il fattore. Chiamato dalla contessa de Saint-Fiacre, sua amica d'infanzia, Maigret si trova di fronte a un caso particolamente complicato: un biglietto anonimo annuncia la morte, per l'indomani, della contessa. Che puntualmente, il giorno successivo, viene trovata morta... Atmosfere tra il lugubre e nostalgico e Gabin ancora perfetto nel ruolo, con la sua faccia perbene anteguerra, di ruvida estrazione contadina, ormai scolpita nella memoria collettiva come IL Maigret cinematografico.
Lunedì 24 Giugno 2019 0re 21.30
(Panique, Francia/1946) di Julien Duvivier Soggetto: dal romanzo Il fidanzamento del signor Hire di Georges Simenon. Sceneggiatura: Julien Duvivier e Charles Spaak. Fotografia: Nicolas Hayer. Montaggio: Marthe Poncin. Musiche: Jean Wiener, Jacques Ibert. Interpreti: Michel Simon (Monsieur Hire), Viviane Romance (Alice), Paul Bernard (Alfred), Charles Dorat (Michelet), Lucas Gridoux (Fortin, il farmacista), Lita Recio (Viviane), Jenny Leduc (Irma), Michèle Auvray (Mme Branchu). Produzione: Filmsonor Société Anonyme. Durata: 98’ Nuovo restauro digitale di TF1 Droits Audiovisuels presso il laboratorio Digimage, a partire dal nitrato interpositivo originale. Mr. Hire è un individuo orgoglioso, eccentrico e solitario. È segretamente innamorato della bella ed equivoca Alice (Viviene Romance). Quando il corpo di una giovane donna viene rinvenuto nel suo quartiere, immediatamente i sospetti dei vicini e della polizia si concentrano su lui. Dopo uno spettacolare quanto drammatico inseguimento-linciaggio sui tetti di Parigi, una fotografia rivelerà l'identità del vero colpevole. Tratto dal romanzo di Georges Simenon, il primo film di Julien Duvivier dopo il suo ritorno in Francia da Hollywood vede l’acclamato esponente del realismo poetico usare il suo consumato mestiere per fini più oscuri e cupi. Grazie alle sfumate e incisive performance dei due protagonisti, questo noir ad alta tensione mostra (prima del Lang americano di Furia, Sono innocente e Il grande caldo) i pericoli della perversa ferocia della masse, costruendo una puntuale allegoria della doppiezza e della meschinità dei francesi durante gli anni delle guerra. “Lo sguardo freddo ma fraterno e segretamente tenero di Simenon fa spazio qui alla visione di un misantropo, condannando irrimediabilmente e senza indulgenza le bassezze dell’umanità” (Jacques Lourcelles).