Bugonia
- -Due giovani ossessionati dalle teorie del complotto rapiscono l’influente CEO di una grande azienda, convinti che sia un’aliena decisa a distruggere il pianeta Terra.
Due giovani ossessionati dalle teorie del complotto rapiscono l’influente CEO di una grande azienda, convinti che sia un’aliena decisa a distruggere il pianeta Terra.
Nel 2021 un bambino di 11 anni di nome Mattia Piccoli viene nominato Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella per “l’amore e la cura con cui segue quotidianamente la malattia del padre”. Questo film racconta la sua storia e quella del papà Paolo che, poco più che quarantenne, lentamente comincia a perdere pezzi della sua memoria. Ma proprio mentre il mondo inizia a sfumare, lui sceglie di restare vicino a ciò che conta davvero, forte anche dell’amore della moglie Michela. Insieme al figlio intraprende un percorso fatto di quotidianità condivisa, risate improvvise e silenzi che parlano.
Protagonista è Lucia, una ragazza dall’animo particolarmente sensibile che canta nel coro di una scuola cattolica. In un contesto fatto di regole, silenzi e aspettative, Lucia si ritrova ad affrontare per la prima volta domande profonde e scomode: a chi appartiene il mio corpo? Come si imparano le regole del cuore e della vita? Attraverso le interpretazioni autentiche di Jara Sofija Ostan e Mina Švajger, il film mette in scena con delicatezza e forza la scoperta della sessualità, i conflitti interiori e le dinamiche sociali che accompagnano la crescita.
Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l'ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l'amore all'improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto.
Alpha è una tredicenne inquieta che vive sola con sua madre, dottoressa in una clinica specializzata. La loro quotidianità è sconvolta quando la ragazza torna da una festa con un tatuaggio “fatto in casa”, una A rozzamente incisa sul braccio. Il timore che la bravata l’abbia portata a contrarre un pericoloso virus inizia ad aleggiare nelle loro vite proprio mentre a casa loro compare lo zio tossicodipendente di Alpha (un maestoso Tahar Rahim).
FILM
“TUTTO QUELLO CHE RESTA DI TE”
di CHERIEN DABIS
Gentilissime professoresse,
Gentilissimi professori,
un sincero augurio di buon a.s. a voi.
Sinossi
Cisgiordania, 1988. Un adolescente palestinese si unisce con determinazione alle proteste locali contro i soldati israeliani. Improvvisamente la scena si blocca e, con fervore e angoscia dipinti sul volto, la madre si rivolge a noi – testimoni dei capitoli bui del secolo scorso e di questi giorni – per iniziare a raccontare la storia di tre generazioni di una famiglia sradicata, a partire dal 1948, quando le organizzazioni paramilitari sioniste espulsero più di 700.000 palestinesi dalle loro case. Una cronaca epica della lotta di una famiglia per rimanere unita e preservare la propria dignità di fronte a forze più potenti, che abbraccia gli ultimi 80 anni della storia della Palestina. Una condivisione del significato di “identità palestinese” raccontato con saggezza ed emozione che tocca il cuore intensamente.
Trailer:
IL FILM
TUTTO QUELLO CHE RESTA DI TE
PER LE SCUOLE
Tutto quello che resta di te è un film potente e profondamente emozionante, che risuona dentro con intensità in questi mesi di eventi devastanti.
Il cinema non può cambiare il mondo, ma può permettere analisi, suscitare consapevolezza, accompagnare un calarsi nella Storia per cercare di comprendere, alimentare l’impegno perché la speranza di intravedere pace trovi senso.
Nel film il ruolo della scuola, bene da difendere in modo assoluto, è esaltato, così come la figura degli insegnanti.
Salim, professore, quando suo figlio ha un comportamento negativo nei confronti dei compagni gli ribadisce:
“La classe è una famiglia, vi dovete proteggere l’un l’altro, mi hai capito? Se ferisci qualcuno è come se ferissi tutto il mondo, incluse le persone che ami”
Salim indica inoltre l’importanza salvifica del leggere e della letteratura, che portano lontano, fanno girare il mondo e viaggiare con l’immaginazione, che è pensiero concreto, ma anche
poesia.
Il film mostra il valore e l’importanza delle scelte personali, quando è forse il cuore di ognuno che può iniziare ad abbattere muri.
E’ un inno a coltivare il potere del rimanere umani.
La visione di Tutto quello che resta di te è proposta alle Scuole Secondarie di Primo e di Secondo Grado di tutta Italia, tramite matinées scolastiche nei cinema con biglietto di 5,00€ per gli studenti.
Dal 18 settembre 2025 fino al termine dell’a.s. 2025/2026.
Le matinées potranno essere organizzate sia con la versione doppiata in italiano, che in quella originale multilingue con sottotitoli in italiano.
Dossier didattico:
https://drive.google.com/file/d/1KFIXq4Pcgnwnp5Sf7JN2l00x55udNH3g/view
RASSEGNA STAMPA INTERNAZIONALE:
Sorprendente, meraviglioso e profondamente commovente
(The Guardian)
È un racconto toccante e intimo sulle conseguenze
che lo sfollamento di persone comporta per generazioni
(The Hollywood Reporter)
Lascerà un segno indelebile nel cuore degli spettatori
(Next Best Picture)
Un monumento alla resilienza
Rende omaggio alle vite che si celano dietro i titoli indifferenti dei giornali occidentali
spiegando come l’amore sopravvive anche nei luoghi più bui e abbandonati
(Flicks)
Trasforma un profondo senso di perdita in qualcosa di estremamente significativo
(Movable Fest)
È un capolavoro profondo che serve a ricordare la duratura lotta per la giustizia, i sacrifici fatti e la dolorosa eredità dell’occupazione israeliana
(Pajiba)
È un film potente e necessario che affronta il modo in cui la crudeltà e la repressione lasciano ferite profonde e durature nel corso della vita
(The Wrap)
Sempre grazie per la vostra attenzione, rimaniamo a disposizione.
Deva 3455755855
Quando un adolescente Palestinese resta ferito in uno scontro con soldati Israeliani durante una protesta, la madre ripercorre gli eventi che hanno condotto la famiglia fino a quel fatidico momento. Con un appassionante racconto che abbraccia tre generazioni, la donna svela le continue lotte di una famiglia Palestinese che non ha mai smesso di combattere per la propria identità, a partire dal 1948, quando suo nonno subì lo sfollamento da parte dell'esercito Israeliano.
Una “semplice” riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell'ascensore. Tutto fila liscio finché quello che doveva essere un incontro ordinario e pacifico, si trasforma nell’incubo temuto da tutti: viene annunciato l’arrivo di un nuovo inquilino con problemi di salute mentale. Tutto ciò scatenerà una serie di reazioni inaspettate, scontri e ipocrisie, mettendo in luce pregiudizi e paure nei confronti del possibile nuovo arrivato.
Le riprese del film di Franco Maresco su Carmelo Bene vengono bruscamente interrotte dopo l’ennesimo incidente sul set. A staccare la spina è il produttore Andrea Occhipinti, esasperato dai ciak infiniti e dai ripetuti ritardi. Dal canto suo, il regista di Belluscone e La mafia non è più quella di una volta accusa la produzione di “filmicidio”, facendo poi perdere le sue tracce. A cercare di ricucire lo strappo è un amico di Maresco, Umberto Cantone, che chiama a testimoni tutti coloro che hanno partecipato all’impresa, in un'indagine che è l'occasione per ripercorrere la personalità e le idee dell’autore più corrosivo e apocalittico del cinema italiano. E se intanto, lontano da tutto e da tutti, Maresco stesse ultimando il suo film, diventato “il solo modo per dare forma alla rabbia e all’orrore che provo per questo mondo di merda”?
Elisa, una ragazza di buona famiglia è in carcere da 10 anni per avere ucciso brutalmente la sorella. I suoi ricordi confusi si chiariscono nell’incontro con il criminologo Alaoui, che conduce uno studio sui delitti in famiglia. La verità che emerge per Elisa è sconvolgente. Un dolore che forse è l’inizio di una redenzione.