Wonderland
Iris è una donna che per motivi ignoti si trova a Seul, nessuno sa da dove provenga. La incontriamo seduta su una panchina del parco intenta ad armeggiare con un registratore. Dice di venire dalla Francia. Non avendo soldi né mezzi per mantenersi, le è stato consigliato di insegnare il francese. È così che si ritrova ad avere come allieve due donne coreane. Iris ama camminare a piedi nudi e sdraiarsi sulle rocce. Ha il dono di riconoscere la bellezza nelle piccole cose, mentre tenta di vivere la vita nel modo più razionale possibile, trovando conforto nella bevanda coreana makgeolli. “Una passeggiata pomeridiana ariosa, luminosa ed enigmatica”, per dirla con Variety.
Freddie ha 25 anni, da molto piccola è stata adottata da una coppia francese che l'ha cresciuta amorevolmente, ma per qualche recondito motivo le sue origini coreane rimangono per lei un nodo irrisolto. In maniera piuttosto fortuita è costretta a trasferire il suo viaggio da Tokyo a Seoul, luogo in cui non riuscirà a ignorare il richiamo delle sue radici e finirà per mettersi alla ricerca della sua famiglia biologica. Nel giro di anni, fatti di silenzio, freddezza e poi riavvicinamenti, Freddie prova a ricostruire i pezzi sparsi della sua identità, cercando di comunicare con un padre alcolizzato che non parla nemmeno la sua lingua e una madre che non vuole farsi trovare.
Una vicenda che ruota intorno alle cosiddette "baby boxes": i luoghi dove i genitori coreani abbandonano i bambini che hanno messo al mondo ma che non possono o non vogliono tenere con sé, in modo che possano essere adottati e cresciuti da qualcun altro.
Vincitore di 4 premi Oscar
Miglior film, Miglior regia, Miglior film internazionale, Migliore sceneggiatura originale.
Tutta la famiglia di Ki-taek è senza lavoro. Ki-taek è particolarmente interessata allo stile di vita della ricchissima famiglia Park. Un giorno, suo figlio riesce a farsi assumere dai Park e le due famiglie si ritrovano così intrecciate da una serie di eventi incontrollabili.