
Ciao bambino
- -Attilo deve proteggere una prostituta ma finisce per innamorarsene.
Attilo deve proteggere una prostituta ma finisce per innamorarsene.
Pietro è un uomo di mezza età con un grande dolore alle spalle: la morte di sua moglie che lo ha lasciato solo con la loro figlia. Non ha avuto tempo per il dolore perché ha dovuto occuparsi di lei crescendola con amore e dedizione in un rapporto esclusivo, totalizzante, in cui uno curava le ferite dell’altro attraverso le proprie. Quando, dopo qualche anno, proverà a rifarsi una vita con una nuova compagna, non tutto andrà come sognato: la reazione di sua figlia sarà esplosiva e Pietro sarà messo a dura prova. Si ritroverà a lottare tra rabbia e istinto paterno: quanto le può perdonare? Quanto è più forte l’amore della ragione?
È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei cinquanta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, gli mostra per la prima volta la possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.
Marco ha 20 anni e una grande capacità di sentire, avvertire ed empatizzare con il dolore del mondo, scrive poesie, e cerca nell’alcool e nelle droghe “la dimenticanza”, quello stato di incoscienza impenetrabile anche all’angoscia di esistere e di vivere. Beve tanto Marco, beve troppo. È in fuga dal dolore ma soprattutto da se stesso. Per vivere si deve anestetizzare, dice. È incapace di “stare” nelle cose, a meno che il tasso alcolico del suo sangue non sia altissimo, e si è allontanato da tutti, amici e fidanzata, spaventati dalla sua voglia di distruggersi. Anche il padre, testimone di questo lento suicidio, è incapace di gestire tanta sofferenza ma tenta almeno di “esserci”, la madre è mancata da qualche anno e ha lasciato un grande vuoto. Quando dovrà andare a lavorare nella cooperativa di pulizie del Bambin Gesù è convinto che questa esperienza, a contatto con i bambini malati, lo ucciderà.
È il 2010 ed il circo Martin arriva in Sardegna e Roberto Corona, volontario della LAV di Cagliari, rimane scioccato da come gli animali vengono trattati ed esibiti negli spettacoli: insieme ad altri attivisti decide di infiltrarsi nel circo e filmare tutto. Le immagini di Roberto raccontano una sofferenza che non può essere ignorata e Ursula Carnevale dell’Ufficio Legale della LAV, prende in carico il caso. Bisogna fare giustizia bisogna denunciare chi ha commesso quei maltrattamenti. Ursula coinvolge avvocati, esperti, veterinari ed etologi per dimostrare che quello che ha potuto filmare Roberto non è solo una questione etica ma è anche una questione giuridica. Roberto Bennati, Direttore Generale della LAV firma la denuncia dando vita ad un processo che durerà dieci anni e che vedrà coinvolti i due titolari del circo Martin citati per maltrattamento di animali e che verranno alla fine condannati.
Un uomo trascorre serenamente le sue giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. È ricoverato da un po' ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Quella preziosa routine scorre senza intoppi fino a quando una nuova persona viene ricoverata nello stesso reparto. È una compagna irrequieta, arrabbiata, non accetta nulla di quella condizione soprattutto le regole non scritte. Non è disposta ad aspettare, vuole lasciare quel posto migliorando o addirittura peggiorando. Vuole vivere come si deve o morire, come capita a chi finisce lì dentro. Lui viene travolto da quel furore, prima cercando di difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile. Quell'incontro gli servirà ad accettare che se scegli di affrontare veramente il tuo cuore e le tue emozioni, non c'è alcun riparo possibile.
Come Se Non Ci Fosse Un Domani è un film documentario che racconta intimamente le vicende di un gruppo di attivisti impegnati in una campagna di disobbedienza civile non-violenta. Come in molti altri paesi europei, il gruppo Ultima Generazione ha attirato l’attenzione dei media e della politica tramite blocchi stradali e controversi imbrattamenti di palazzi istituzionali e opere d’arte. Si definiscono come l’ultima generazione che ha la possibilità di rallentare la crescita esponenziale della crisi climatica. Il documentario racconta, tramite lo sguardo e le storie di cinque di loro, quello che accade dietro le quinte delle proteste, e cosa vuol dire esporsi in prima persona. Sullo sfondo del viaggio degli attivisti emergono racconti di territori e comunità già colpite dagli effetti negativi della crisi climatica, presagi di un futuro che appare più incerto che mai.
Il Nibbio racconta i ventotto giorni precedenti i tragici eventi del 4 marzo del 2005, quando Nicola Calipari, Alto Dirigente del SISMI, sacrificò la propria vita per salvare quella della giornalista de “il manifesto” Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terroristica. Calipari ha avuto un suo ruolo cruciale nelle operazioni in Iraq nei primi anni Duemila per salvaguardare la vita umana e mantenere la pace. Il suo omicidio è ancora irrisolto.
Il profumo del Mirto è un documentario cinematografico di creazione, dove il racconto del protagonista, un bizzarro e simpatico pastore sardo quarantenne, Francesco Mattu detto “Kiodo”, ci trasporta dalla sua infanzia in Sardegna, sino ai giorni attuali in Val Tramontina, in Friuli Venezia Giulia, dove risiede da oltre un decennio.
Diretto da Pablo Larraín e interpretato dall’attrice premio Oscar® Angelina Jolie nel ruolo di Maria Callas, MARIA ripercorre gli ultimi giorni di vita di una diva leggendaria che riflette sulla propria identità ed esistenza. Sinossi: MARIA, il film sul mondo dell’opera lirica diretto dall’acclamato regista Pablo Larraín presenta l’attrice premio Oscar® Angelina Jolie nei panni di Maria Callas, una delle figure più emblematiche del 20° secolo. La trama segue le vicende della rinomata soprano di origine greca durante il suo soggiorno a Parigi, città in cui si rifugia dopo una vita pubblica costellata di eventi emozionanti e tumultuosi. MARIA ripercorre gli ultimi giorni della ‘Divina’ assorta in una profonda riflessione sulla propria vita e identità.