20 Days in Mariupol
- -Un gruppo di giornalisti ucraini è intrappolato nella città assediata di Mariupol all'inizio dell'invasione russa. Cercano di continuare il loro lavoro e di documentare le atrocità della guerra.
Un gruppo di giornalisti ucraini è intrappolato nella città assediata di Mariupol all'inizio dell'invasione russa. Cercano di continuare il loro lavoro e di documentare le atrocità della guerra.
In Sardegna, a Oliena, alle pendici del Monte Corrasi, i campi sono tormentati dalla siccità e le leggende locali sembrano essere scomparse dalla memoria delle persone. «Eppure, più trascorrevo del tempo in compagnia dei suoi abitanti, più mi sembrava che lo spirito profondo di quelle storie aleggiasse ovunque». Così Myriam Raccah si mette alla ricerca delle antiche leggende, che vengono potentemente evocate dalle musiche, dalle distese di ulivi e dai fuochi di San Giovanni. Le anziane signore pregano, i giovani si esercitano nei canti tradizionali, una pittrice dipinge un murale in cui è raffigurato un portale che collega a un mondo magico. Un pastore, sul monte avvolto dal fumo, viene attirato tra le rovine delle Domus de Janas, quelle tombe preistoriche scavate nella roccia che, secondo la credenza popolare, sarebbero state abitate da piccole fate legate alla natura e alla magia. Il pastore combatte contro il fuoco ma solo la tempesta potrà calmare le fiamme.
Per la sezione della stagione La storia non si cancella
In collaborazione con La Cineteca Sarda, il documentario sulla diaspora armena.
Saranno presenti: i registi e i protagonisti, cantanti Aram e Virginia Pattie Kerovpyan
Per tramandare un'antichissima tradizione di canto che rischia di scomparire, Aram e Virginia Kerovpyan, una coppia di Armeni della diaspora, conducono un gruppo di attori europei del Grotowski Institute di Wroclaw in un viaggio in Anatolia, sui luoghi dove quest'arte è fiorita in passato. Durante il viaggio, le domande degli attori fanno riemergere la ricchezza di questa cultura: il canto e la recitazione diventano lingua di creazione e di condivisione, soffio di vita. NOTE - TRA GLI INTERPRETI: I CANTANTI DELL'AKN ENSEMBLE E GLI ATTORI DEL TEATR ZAR. - REALIZZATO CON IL SUPPORTO DI : LA RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR, IN PARTNERSHIP CON CNC, LA PROCIREP-SOCIÉTÉ DES PRODUCTEURS E L'ANGOA ; COFINANZIATO DA : POLISH FILM INSTITUTE, LOWER SILESIAN FILM FUND DAI FONDI DELLA CITTÀ DI WROCLAW, REGION DELLA BASSA SLESIA; CON L'AIUTO DEL CENTRE DU CINÉMA ET DE L'AUDIOVISUEL DE LA FÉDÉRATION WALLONIE-BRUXELLES. PROGETTO SVILUPPATO NELL'AMBITO DI: EURODOC, ARTISTS PROJECT, DRAGON FORUM.
Un giovane regista cammina seguendo le orme del maestro Werner Herzog: circa 800 chilometri di immersione nella natura straordinaria e ostile, percorsi in ventidue giorni, tra Germania e Francia. Nel 1974 Werner Herzog percorse a piedi la strada da Monaco a Parigi: una sorta di rito propiziatorio per la guarigione della sua mentore, la critica cinematografica Lotte Eisner. Circa 45 anni dopo, un giovane cineasta cammina sulle orme del regista tedesco, in un atto d’amore nei confronti del proprio maestro. Nasce così un viaggio attraverso paesi, natura, solitudine e freddo, alla ricerca del senso del fare cinema. Presentato in concorso al 69° Trento Film Festival, dopo l’anteprima al 38° Torino Film Festival nella sezione TFFDoc, il film include frammenti del libro Sentieri nel ghiaccio, letti in esclusiva del leggendario regista tedesco.
Roma 2016, quartiere Alessandrino (periferia Est della capitale). In una piccola casa a piano terra, in cui echeggia il rumore del traffico locale, vivono Ester e suo marito Richard Benson. Volto noto dello spettacolo italiano, ormai caduto in disgrazia. “Salve a tutti, sono Richard Benson e sono malato. Non posso permettermi le medicine quindi rivolgo un appello a tutti i miei fans, perché oggi rischio di morire”. Queste parole che l’artista rilascia su RepubblicaTV, in breve tempo fanno il giro dei media italiani. Nel messaggio si vanta di essere uno dei chitarristi più veloci al mondo, di aver avuto collaborazioni con artisti internazionali dello scenario Rock e Metal, e di aver fatto negli anni oltre 10.000 concerti. Sarà per via della sua dichiarazione shock, o per via del look malconcio che mai darebbe a pensare ad un passato così di successo. Ma per chi ne sente parlare per la prima volta, la domanda sorge spontanea: “Chi diavolo è Richard Benson?!”
Il 14 giugno 1997,20.000 persone si mettono in viaggio dalla Sardegna verso Napoli per assistere ad una importante partita di calcio. Deu Ci Seu racconta la storia dell’esodo di un’intera isola che si mobilita per sostenere uno dei simboli della propria identità.
Lo scozzese Christopher Clark ha vissuto per più di due decenni in Amazzonia con l'obiettivo di far sì che tecnologia e natura potessero coesistere. Il suo più grande desiderio è stato quello di attirare l'attenzione del governo brasiliano e dell'opinione pubblica mondiale sull'area più incontaminata della foresta. Per far ciò accarezza l'idea di poter far tornare i Pink Floyd a suonare esattamente lì. Il documentario registra e accompagna questo sogno utopistico.
Un documentario sull’accoglienza attraverso il Progetto Chernobyl e sulle storie di alcuni bambini che grazie alla solidarietà delle famiglie italiane hanno visto cambiato il loro destino. In particolare, il racconto si sofferma sulle nuove vite degli “ex bambini di Chernobyl” dopo l’esperienza in Sardegna, mettendo in luce la generosità delle famiglie, ma anche la forza dei ragazzi che hanno trovato la possibilità di “rinascere”. Tra passato, presente e futuro “Le cicogne di Chernobyl” è un insieme di racconti dove le esperienze vissute dai protagonisti scorrono in un flusso di rimandi e flash back per ricongiungersi continuamente con il disastro nucleare da cui tutto è partito. Storie, non solo di distruzione, ma anche di ponti che si sono costruiti tra persone e popoli.